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I consigli del Personal Trainer: acido lattico, tutta la verità.


In questo articolo volevo fare un po’ di chiarezza sul nemico numero uno dell’allenamento, il famoso e temuto ACIDO LATTICO. Quando ci alleniamo, ad alta intensità, il nostro organismo produce questa sostanza, chiamata anche lattato, che diventa un veleno per i nostri muscoli. Succede quando ci si allena vicinissimi alla soglia anaerobica, che non è altro che un livello di pulsazioni molto alte alle quali il nostro organismo non riesce più a produrre abbastanza ossigeno per far lavorare al meglio i muscoli, che quindi si riempiono di “veleno” e ci costringono a fermare l’allenamento: vuol dire che siamo entrati nel sistema di allenamento ANAEROBICO LATTACIDO. Da questo punto in poi la continuazione dipenderà dal livello di allenamento, che nel caso sia molto elevato, potrà essere protratto nel tempo in base alla velocità del nostro organismo di smaltire questo acido lattico, considerando anche che una parte viene riconvertita in glucosio dal nostro fegato, e quindi può essere riutilizzato. Da quanto detto si capisce che ognuno di noi deve conoscere il proprio corpo e sapere quando è meglio rallentare il ritmo o fermarsi. Comunque non preoccupatevi, perché esistono allenamenti specifici per sopportare di più la produzione di acido lattico e favorirne lo smaltimento. Il sistema più efficace è quello di fare delle ripetute di lavoro aerobico, come la corsa, vicinissime alla soglia anaerobica. Vi farò un esempio pratico di un allenamento per alzare la soglia anaerobica chiamato Interval Training: si prende una distanza di 400-500 metri e si fanno 4-6 ripetute con 45-60 secondi fra una e l’ altra, correndo ad un ritmo molto elevato. Si possono fare anche tre serie, avendo cura di recuperare almeno 6 minuti fra una serie e l’ altra. Questo tipo di allenamento aumenterà la nostra sopportazione all’ avvelenamento da acido lattico, però per essere effettuato si deve avere già una buona base di allenamento: il mio motto è sempre quello di fare le cose per gradi per evitare infortuni spiacevoli. Volevo approfittare di questo articolo per sfatare un luogo comune: l’ acido lattico non è responsabile dei dolori post allenamento. Quando nei giorni successivi ad un allenamento intenso avvertiamo dolori ai muscoli, chiamati DOMS, il colpevole non è l’ acido che abbiamo prodotto, bensì tutte le piccole microfratture di fibre muscolari che si sono verificate nei muscoli. Tali dolori possono essere avvertiti anche per diversi giorni, ma non dovete spaventarvi se sono forti anzi, sono un segnale positivo di aver effettuato un buon allenamento, in quanto se i muscoli non vengono stressati non migliorano il loro grado di forma. La cosa importante, per smaltire l’ acido lattico e avere meno DOMS nei giorni successivi, è sicuramente quella di effettuare un buon riscaldamento ed un buon defaticamento pre e post allenamento. Anche l’ alimentazione svolge un ruolo molto importante nella produzione e nello smaltimento dell’ acido lattico, ma di questo è consigliabile parlarne con una professionista della nutrizione.

Spero di essere riuscito a fare chiarezza su questo argomento, ma comunque il consiglio che vi do è sempre lo stesso: se volete iniziare o perfezionare un percorso di allenamento fatevi aiutare da un professionista del settore!!!

BUON ALLENAMENTO A TUTTI!!!!!

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