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Fegato grasso nei bambini


Sempre più spesso, purtroppo, sentiamo parlare di fegato grasso nei bambini.Oggi proverò a spiegarvi di cosa si tratta: il fegato grasso, o steatosi epatica, si sviluppa quando il contenuto lipidico del fegato supera il 5% del suo peso.

I bambini, a causa di un’alimentazione ricca di grassi saturi e carboidrati raffinati, incorrono più facilmente nello sviluppo di fegato grasso associato a epatite (infiammazione del fegato); questo si traduce con un rischio di cirrosi epatica e di sindrome metabolica del 30% superiore alla media. Uno dei fattore di rischio è l'obesità, sia nei bambini, che negli adolescenti. I dati in nostro possesso ci aiutano a comprendere che in Itala i bambini in sovrappeso sono notevolmente aumentati e sono pari a il 20,9%, mentre i soggetti obesi rappresentano il 9,8 %. Questo ha portato al parallelo aumento di casi di fegato grasso o steatosi epatica non alcolica (NAFLD).

Negli ultimi anni, infatti, la steatosi ha raggiunto proporzioni epidemiche elevate, anche tra i più piccoli, diventando la patologia cronica del fegato con riscontro più frequente nel mondo occidentale. In Italia si stima che circa il 15% dei bambini ne sia affetto, ma tra i bambini obesi si arriva fino ad un picco dell'80%. I bambini affetti da steatosi epatica non alcolica possono presentare danni metabolici caratterizzati da aumento della circonferenza addominale, ipertensione, insulino-resistenza e ipercolesterolemia, tutte condizioni che aumentano il rischio di sviluppare diabete mellito di tipo II, sindrome metabolica o malattie cardiovascolari, che ne riducono le aspettative di vita notevolmente, come mai successo dal dopoguerra a oggi.

Per arginare il crescente problema, vi lascio alcuni consigli:

- Riduciamo la quantità di junk food, limitiamo le merendine confezionate, cerchiamo di rendere occasionale pranzi e cene nei fast food, evitiamo farine raffinate e introduciamo farine come quella di farro, kamut e segale;

- No alla sedentarietà… portiamo i bambini a fare lunghe passeggiate, anche nella stagione fredda (basterà coprirsi bene), facciamoci aiutare nelle faccende domestiche per aumentare il movimento e limitiamo le ore davanti a pc e video giochi;

- Sostituiamo i succhi e le bibite zuccherate con frullati o estratti di frutta;

- L’Estathè non è tè, ma un concentrato di zuccheri! In commercio esistono deliziosi tè aromatizzati alla frutta, che non faranno sentire la mancanza della famosa bevanda ai nostri bimbi. Preparateli la sera e metteteli in una borraccia da portare a scuola, dolcificate con stevia, sciroppo d’acero o d’agave; questi dolcificanti hanno infatti un impatto insulinico notevolmente inferiore.

Fonte: Fondazione Umberto Veronesi


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